Albero genealogico discendente da Domenico Falconi ad Alfonso di Sanza d'Alena

 Albero geneal. 1

 

 

 

Home Su

Torna all'Elenco
 

La Famiglia Falconi

(V. anche, Quaderno n. 2 - La famiglia Falconi, pdf scaricabile)

 

 

 

Lo stemma della famiglia Falconi sul portone d'ingresso del Municipio di Capracotta

La piazza del Municipio di Capracotta, dedicata alla memoria di Stanislao Falconi

 

 

Stemma episcopale di Mons. Giandomenico Falconi (disegno di Michele Tota di Altamura) Stemma di mons. Falconi nella cattedrale di Altamura Stemma episcopale di Mons. Giandomenico Falconi (anno 1848)

 

 

Cappella privata di Mons. Giandomenico Falconi nel palazzo vescovile di Altamura (foto di M. Tota)
(Immagine pubblicata su autorizzazione dell'Ufficio Beni Culturali della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva delle Fonti: aut. del 3/7/13)

Riproduzione vietata

Mons. Giandomenico Falconi Vescovo di Eumenia, Arciprete di Altamura ed Acquaviva delle Fonti, Barone di Ventauro (Capracotta 1810-1852)

 

 

Frontespizio della "cantata" di Nicola de Giosa

Foto di Michele Tota di Altamura

Qui è sepolto
Giovanni Domenico Falconi
Prelato Ordinario di Altamura e Acquaviva
Creato da Pio IX, Pontefice Massimo, Vescovo di Eumenia sette giorni prima della calende di luglio 1858
In Dio pietoso verso tutti esimio di umanità e di beneficenza verso i poveri
e per l'abbondanza delle parole esimio nelle divine e umane conoscenze e ancora dotto nella conoscenza di svariate lingue
E per la salvezza delle anime e con le parole e con gli esempi fu eccellente
costruì il seminario di Altamura e lo arricchì di scuole e di costume ecclesiastico
molto esattamente sull'esempio di Cristo subì accuse dagli ingrati
nè temendo di unirsi ai vescovi del mondo cattolico per generale giudizio attaccati al Romano Pontefice
con sapientissimi scritticonfutò i peggiori nemici della Chiesa.
Visse 52 anni4 mesi e 18 giorni.
Capracotta
diede a lui di nascere nell'anno 1810 sette giorni prima delle idi di agosto e di morire il 1862 nel giorno e nell'ora in cui la salvezza fu ricostruita
questa lapide in testimonianza di dolore e vendice della dimenticanza
i consanguinei posero
Lapide sepolcrale di Mons. Falconi, posta nella chiesa di S. Maria Assunta a Capracotta. L'epitaffio posto sulla lapide, tradotto in italiano
 
 
Nicola Falconi, senatore del Regno d'Italia Alfonso Falconi, professore di teoria e solfeggio nel Regio Conservatorio "S. Pietro a Maiella" di Napoli IL "Metodo per la divisione" di Alfonso Falconi
 
 

Bibliografia:

L. Campanelli, Il Territorio di Capracotta, Ferentino 1931.

D. Denora, I prelati di Altamura, Fasano, Schena ed., 1987.

D. Denora, M. Tota, Il Bacolo e lo scettro, Altamura, In Città ed., 2012.

P. Di Cicco, Il Molise e la transumanza, Iannone Ed. 1997.

G. Masciotta, Il Molise dalle origini ai nostri giorni, vol. III, Campobasso 1958.

F. Mendozzi, In costanza del suo legittimo matrimonio, Youcanprint, 2021.

L. Rotolo, La vicenda di mons. Falconi prelato di Acquaviva e di Altamura, Roma. 2015.

V. Vincenti, I Prelati di Altamura, Schena Ed. 1987.

 

Fonti documentarie:

Archivio Diocesano di Trivento.

Archivio privato famiglia di Sanza d’Alena.

Archivio di Stato d'Isernia.

Camera dei deputati, portale storico (http://storia.camera.it).

Catasto onciario di Capracotta, anno 1743.

Libro dei Fuochi di Capracotta, anno 1732.

Portale Antenati, Ministero della Cultura (www.antenati.san.beniculturali.it).

Senato della repubblica, Archivio storico, ‘I Senatori’ (http://notes9.senato.it/Web/senregno.NSF/Senatori?OpenPage).

Stato delle Anime di Capracotta, anno 1741.

 

 

 

 

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.