Arma: d'argento,
all'aquila al volo abbassato al naturale, al capo d'azzurro, a tre gigli d'oro
alternati ai quattro pendenti di un lambello di rosso (Angiò).
La famiglia Frazzini.
In merito alla famiglia Frazzini di San Pietro Avellana, conviene riferirci, per il cenno storico, a quanto scrisse nello status animarum l’Arciprete di San Pietro Avellana nel 1852[1]: “L’origine più lontana e remota di questa nobile distintissima e benemerita famiglia è meridionale. Lì ha sempre fiorito degnamente, primeggiando per fasto, per le alte cariche nelle armi e nella scienze. Lo stemma si è prelevato nell’Achivio Curale anno LV n° 489. Gli antenati furono assai benemeriti verso la patria e verso la religione. Alla prima diedero molti uomini di valore delle armi, ed alcuni statisti onesti e di molti meriti. Alla religione dei martiri per la fede cristiana e qualche Prelato di molta dottrina e d’ingegno superiore. Furono attaccatissimi al partito Guelfo ed alla Real Casa d’Angiò che ne era a capo. Trassero nobili natali e lasciarono di loro chiara fama, consultando la preziosa opera del Ginanni per i significati araldi risulta avvalorato quanto si è detto per lo che i fregi in d’oro fra il labello rosso rappresentano un’onoreficenza che la casa d’Angiò dava ai suoi migliori sudditi, i più fedeli, ai più meritevoli. L’aquila poi denota la nobiltà dei natali e la fama chiarissima. (Blasone ecclesiastico Via Cola di Rienzo 149 Roma)”. Si ricordi, poi, che sul Dizionario Storico Blasonico di G.B. di Crollalanza (pag. 241, vol. I) alla voce Carnesecchi, antica nobile famiglia di Firenze, risulta che il nome originario era appunto Frazzini. La smentita all’affermazione del Crollalanza, ci giunge però da uno studio di Pierluigi Carnesecchi di Firenze, il quale ha evidenziato i Carnesecchi discendono dai Grazini e non dai Frazzini.
Dal libro dello status animarum anno 1852
[1] Citato nel volume ‘I documenti storici e la vita di San Pietro Avellana’ a pag. 221