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Archivio della famiglia

di Sanza d'Alena

 

 

    L'Archivio, nella sua attuale consistenza, contiene solo una piccolissima parte dei documenti originali, mentre è nella quasi totalità frutto di una laboriosa ricerca eseguita negli archivi di stato ed in quelli parrocchiali e diocesani. L'archivio della famiglia d'Alena, inizialmente era conservato a Frosolone ed era tenuto a cura di un appartenente alla famiglia. Nel 1848 era 'Archivario' l'Abate D. Filippo d'Alena. A questa data deve farsi risalire lo smembramento dell'archivio che fu diviso fra i figli di Donato d'Alena, in base al criterio dei 'titoli di proprietà': ad ogni coerede dovevano essere consegnati i documenti relativi alla proprietà ottenuta dalla divisione del patrimonio paterno; in caso di comproprietà fra più coeredi l'Archivario avrebbe dovuto curare anche l'estrazione di più copie per assicurarne il possesso a tutti gli interessati. Seguendo questo criterio i documenti relativi ai feudi di Vicennepiane Bralli e San Martino vennero consegnati agli eredi dell'ultimo titolare Domenico Antonio d'Alena, che si erano trasferiti nel comune di San Pietro Avellana. Questa porzione di archivio era conservata nel 1944 dal Barone Domenico Antonio d'Alena e si pensava fosse andata persa con la distruzione dell'abitato operata dai tedeschi nel novembre dello stesso anno. Nel 2007, invece, essi riemergevano inaspettati in un fondo dell'Archivio Centrale dello Stato a Roma. Il merito della scoperta appartiene all'avv. Roberto Celentano, che nel corso di ricerche ha ritrovato nel fondo 'Consulta Araldica' il fascicolo n. 3192 aperto ad istanza di Domenico Antonio d'Alena per il riconoscimento dei titoli di Barone di Vicennepiane, Bralli, S. Martino e S. Giovanni di Montemiglio. Egli inviò alla Consulta, per provare il diritto ai titoli, i documenti originali, tra cui la pergamena con il giuramento di ligio omaggio prestato dal primo Barone di Vicennepiane, Domenico Antonio, risalente al 1749, tralasciando di richiederne la restituzione.

    Unitamente al fascicolo 3192, l'avv. Celentano ha rinvenuto anche un altro importante fondo relativo alla famiglia Angeloni, Baroni di Montemiglio e Varavalle (fasc. n. 1327), che ha contribuito in maniera determinante alla ricostruzione delle vicende storico-genealogiche di questa famiglia, da lungo tempo imparentatasi con i d'Alena, per il matrimonio di Donato Antonio con Agata Angeloni, sorella dell'ultimo Barone di Montemiglio, che essendo morto senza discendenti istituì eredi nei feudali i nipoti ex sorore.

    L'Archivio, composto di documenti che datano dalla fine del XVI sec. ad oggi,  è diviso nelle seguenti sezioni:

- sez. 1 - genealogica

busta 1 - alberi genealogici;

busta 2 - atti ecclesiastici: Battesimi (fol.1); Matrimoni (fol.2); Morte (fol.3);
busta 3 - atti dello Stato Civile: nascite (fol.1); matrimoni (fol.2); processetti matrimoniali (fol.3); morti (fol.4).
 
- sez. 2 - contratti :

busta 1 - atti pubblici e scritture private;

 
- sez. 3  - materia feudale :

busta 1 - relazioni, intestazioni dei Regi Cedolari, Privilegi;

 
- sez. 4  - documenti :

- sez. 5  - miscellanea :

- sez. 6  - altri archivi :
          busta 1 - araldica - stemmario;

busta 2 - catasti onciari e stati delle anime;

busta 3 - famiglie;
 
 

In seguito al recente ampliamento dell'archivio (anno 2013), l'elenco on-line dei documenti è attualmente in via di progressivo aggiornamento e sarà reso disponibile mano a mano che saranno completate le singole sezioni.