La Famiglia de Silvestris
Doristella de Silvestris, seconda moglie di Donato d’Alena, apparteneva ad una famiglia originaria di Gambatesa, successivamente trasferitasi a Campobasso. Il padre di Doristella, sposò Teresa Ginetti di Campobasso, la cui famiglia era titolare della cappella di ius patronato dedicata ai Santi Berardino ed Antonio dé Lazari. Suo parente era Giuseppe Antonio de Silvestris, creato vescovo di Termoli nel 1730. Mons. Giannelli, in un libro manoscritto dedicato ai vescovi di Termoli, così ne parla: “Giuseppe Antonio de Silvestris da Gambatesa Diocesi di Benevento, la di cui Casa si era trasferita in Campobasso Diocesi di Boiano, da Arciprete della terra di Ielsi nella detta Diocesi di Benevento, la S.M. di Benedetto XIII, che aveva pienissima cognizione di lui , e sapeva il suo merito a dì 3 Febbraio dell’anno 1730 l’elesse Vescovo. Morì nel dì 8 Maggio dell’anno 1743, e fu sepolto in questa Cattedrale nella Sepoltura del Vescovo Domenico Catalani dove altri non capivano. In tutti si rese lodevole la di lui condotta, avendo sostenute con robustezza sacerdotale molte liti colli Cittadini di S. Giacomo e colli Cleri delle Chiese ricettizie di Guglionesi e Montenero. Anzi per le liti cogli primi fu due volte in Napoli, dove vendicò le ragioni della Mensa, a cui fé conservare di ogni diritto il possesso. Ristorò ed ampliò la Casa vescovile, e badò alla coltura delle vigne, su di che il di lui Antecessore era stato negligente. Perpetuò la cura delle Anime nelle Chiese di Montemitro, Montecilfone e San Giacomo, che vi era esercitata da Preti amovibili ad arbitrio del Vescovo. Procurò che i libri parrocchiali fossero scritti giusta la forma del Rituale Romano, che non era generalmente osservata. E fé insomma quanto conveniva al suo pastorale Ministero. Gli andamenti delli Nipoti pregiudicarono in qualche parte al di lui decoro, e nella di lui morte seguita senza testamento occuparono quanto aveva, talché appena a titolo di composizione per la fabbrica della Chiesa si poterono recuperare docati trecento” (sappiamo, infatti, che Doristella ed il marito Donato, nel 1781 dovettero agire contro Alessandro, Domenico e Crescenzo de Guglielmo di Gambatesa per la revindica della casa palaziata e dei due orti ad essa contigui già posseduti in Gambatesa, in contrada detta La parte del Vallone di San Nicolò, appartenente a Monsignor de Silvestris: Archivio di Stato di Foggia, fondo Dogana delle pecore, Serie II e IV processi civili, vol. 632, fasc. 1384). Il Masciotta, Il Molise – dalle origini ai nostri giorni, vol. III, Ristampa, Tipografia Lampo Editrice, Campobasso 1981, lo cita nella biografia di Boiano, rimandando per notizie più precise al vol. II, pag. 243, n. 56, serie dei vescovi di Termoli, nella quale si legge: “Giuseppantonio Silvestri, era nativo di Boiano. Nominato vescovo nel 1729 governò la diocesi fino al 1743, essendo deceduto 8 maggio di tale anno”.
Questa famiglia è ricordata tra le nobili di Campobasso dall'Orlandi nel suo libro Delle Città d'Italia (1778).
V. collegamento genealogico discendente: da Doristella de Silvestris ad Alfonso di Sanza d'Alena.