La Famiglia Petitti
Arma: d’azzurro alla fascia d’oro sostenente un’aquila di nero, sormontata da due stelle d’oro, ordinate nel capo, con tre monti al naturale uniti e moventi dalla punta.
L’Orlandi (Delle Città d’Italia) elenca la famiglia Petitti tra le nobili di Campobasso. Narra, l’Orlandi, che il loro capostipite fu lo spagnolo Giovanni Petitto che, nel 1495, seguì Carlo VIII di Francia alla conquista del Regno di Napoli. Il re di Spagna, Fernando il Cattolico, ordinò allora a Giovanni di abbandonare il servizio presso il re di Francia: (…) Johanni Petitto, Cerbellioni, et Carolo Arelliano Hispanis, qui apud Gallum ordines ducebant, denunciavit, eos apud Ferdinandum reos maiestatis futuros, ne triduo Gallorum Castris excessissent.
Tornato a servire i re di Napoli, Ferrante II e Ferdinando d’Aragona, si stabilì nel Regno e i suoi discendenti fissarono dimora in Campobasso dove si divisero in due rami facenti capo rispettivamente ad Alessandro, Regio Tesoriere della provincia di Molise, e Pompilio, Tenente della milizia urbana. L’omonimo discendente di quest’ultimo, nel 1723, acquistò il feudo di Ferrazzano. La famiglia si imparentò con i Franceschelli di Montazzoli, i Tamburri di Cameli, i Rendina di Campobasso, i Caldora ed i della Lama Tomacelli. Lo stemma dei Petitti di Campobasso reca: d’azzurro alla fascia d’oro sostenente un’aquila di nero, sormontata da due stelle d’oro, ordinate nel capo, con tre monti al naturale uniti e moventi dalla punta (Pettiti di Campobasso).